Giro d’Italia 2021, Vincenzo Nibali perde 12 minuti: “Non ho la gamba dei giorni migliori”
Zoncolan fatale per le ambizioni di classifica di Vincenzo Nibali al Giro d’Italia 2021. Dopo aver perso contatto dal gruppo a sette chilometri dalla conclusione, il siciliano ha tagliato il traguardo della quattordicesima tappa in 45ª posizione, con un ritardo di 12’04” dal vincitore Lorenzo Fortunato, ovvero perdendo 10’21” dalla Maglia Rosa Egan Bernal, anche oggi capace di staccare tutti i rivali. Il siciliano è così ora 19° in classifica generale, con un ritardo di 14’25” dal colombiano. Un margine ormai irrecuperabile, ma che lo vede anche decisamente troppo lontano anche da un piazzamento di rilievo.
Una débacle che non sorprende viste le grandi difficoltà con cui lo Squalo dello Stretto si è presentato al via della Corsa Rosa, anche se ovviamente non manca la delusione visto che nelle ultime giornate aveva mostrato segnali interessanti, soprattutto con la voglia di mettersi in mostra emersa a Bagno di Romagna, con un attacco in salita assieme a Giulio Ciccone e in discesa in solitaria. Vista la presenza dell’abruzzese nelle posizioni alte di classifica, possibile che sarà ormai un valido supporto al più giovane compagno, anche se chiaramente bisognerà valutare la gamba nei prossimi giorni per comprendere come potrà giocarsi le sue carte il classe 1984
“È stata una tappa tirata sin dall’inizio. L’andatura era molto alta, impostata dall’Astana, ma io non ero in giornata”, commenta al nugolo di giornalisti che lo circonda non appena tagliato il traguardo chiaramente e comprensibilmente deluso. “Ora non so come cambia il mio Giro”, aggiunge a caldo, con la necessità di valutare con più calma quanto successo. La conclusione è una evidenza che ormai non è possibile nascondere in un #Giro104 nato sotto una cattiva stella e ora da reinventare: “Non ho la gamba dei giorni migliori“.
Con più calma, dopo la doccia, il siciliano torna sulla sua giornata, ribadendo i concetti espressi in precedenza: “Non è stata una buona giornata per me. Mi son difeso finché ho potuto, ma la condizione che ho non mi permette di stare con i migliori. Ora pensiamo a recuperare la fatica di oggi, al resto del Giro ci pensiamo da domani“.
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